L’altro giorno in macchina allacciavo la cintura di sicurezza al mio bambino.
-Mami, I am vecchio?
-No baby, tu sei giovane.
-And are you vecchio?
-Insomma, un po’ vecchia ma non troppo.
-Mami, you know, we are all going to die. (moriremo tutti, per chi non pratica il mix di inglese e italiano che mio figlio produce).
Io faccio una faccia con occhi a finestra e vengo rassicurata:
-Not now. Dopo dopo dopo, we are all going to die. (non adesso. moriamo dopo dopo dopo – lui mette tanti dopo per rendere l’idea spaziale del tempo che si estende).
-Ma chi te lo ha detto?
-YOU!
-Ah ecco.
E poi, il mio bambino mi chiede:
-And then?
E poi? Cosa succede poi, dopo dopo dopo che moriamo? Gli spiego che non lo so, nessuno lo sa.
Oggi lo porto giù – la nostra casa, come spesso accade in Scozia, ha due piani, con le camere da letto di sopra e la sala e cucina di sotto, quindi ogni mattina lui mi porge le braccia aperte per allacciarle intorno al mio collo e io lo tiro su di me e lo porto di sotto. Amo questo viaggio con una mano sul cornicione, so che non sarà per sempre, glielo dico:
-Sai che un giorno quando sarai grande non riuscirò a portarti in braccio.
-When I am grande like Bobo? (grande come Bobo, il suo fratello di 11 anni).
-E già.
-And then I am grande like Eva? (e poi sono grande come Eva? – sua sorella di 13 anni).
-E sì.
-And then I am grande grande grande like daddy! And I take you! (e poi divento grande grande grande come daddy e ti porto io!)
Poi ci pensa un attimo e mi chiede:
-But mami, when you become a bambino again? (mami, ma tu quando torni a essere un bambino?)
Forse è questa la risposta a quella domanda di prima: e poi? E poi i piccoli diventano grandi e i grandi tornano bambini, in un perfetto e misterioso cerchio di cui possiamo solo intuire il senso.
Chiedigli se quando tornerai bambina ti presterà i suoi giochi…
Credo piuttosto si convertirebbe al nichilismo del nulla cosmico
Cara Riru, mi ha fatto venire in mente una riflessione identica del bambino di una mia amica: tutti e 4 seduti in macchina, lui e sua sorella sui seggiolini dietro… “Mamma, ma tra un po’ di tempo io e Silvia diventeremo grandi e guideremo noi la macchina? E allora quando noi guideremo la macchina, voi tornerete piccoli e andrete sui seggiolini dietro?”
Così, teneramente circolari.
Che bello sempre sempre leggerti Badev!
Che tenerezza, dagli un bel baciotto anche da parte delle sue fans del blog!
Grazie fans!