Subdoli trucchi da corridore

Non so se di qui passino molti corridori, in realta’ immagino il mio lettore medio che mangia polpette al sugo e beve Estathe’in veranda.

Io anche faccio principalmente quello, ma una volta alla settimana vado a correre. Lo faccio per sedare la coscienza, mi basta un evento sportivo al solstizio per tenerla buona e permettermi di mangiare tutto cio’ che voglio senza il minimo senso di colpa. Io non so se avete mai provato la vita senza: e’ bellissima. Io non credo nel senso di colpa e l’ho abolito gia’ da un po’, solo che cosi’ quando corro mi manca il carburante, non ho quelle passioni nefaste che ti spingono a correre per espiare. Il nervoso da lavoro lo brucio in dieci minuti; altri dieci per compensare i biscotti – ottimistici calcoli di combustione calorie – e poi mi manca un perche’ da inseguire.

E cosi’ in questi mesi non sono ancora riuscita a correre un’ora di seguito. Arrivo ai cinquanta minuti con una noia da mucca, e piu’ il cervello si annoia piu’ mi fanno male le piante dei piedi, la mente stizzita mi si vendica sul corpo. Senza pensieri non corro lontano, anche se a Yoga for runners hanno cercato di spiegarmi il contrario: non distrarsi ma concentrarsi nel momento, nel respiro, nel ritmo. Io sono stufa e basta.

Solo una cosa puo’ spingermi a correre quando la noia mi toglie il fiato.

Zombies, run!

Una app per il cellulare in cui una voce ti racconta che il mondo e’ ormai popolato da zombies, eccoli, ti stanno inseguendo proprio ora, accellera Mont senno muori!

Maratona, anyone?

The Runner running to eat cake
The Runner running to eat cake

Zombies, Run!

14 thoughts on “Subdoli trucchi da corridore

  1. Mi devo scaricare pure io sta roba degli zombie … Anche se in realtà dicono che i vegani siano i nuovi zombie del mondo, quindi forse dovrei cercare un’app in cui fuggire dai carnivori … O rincorrere carote che fuggono …

  2. ahahah ma non ci credo! Gli zombie come motivatori sono fantastici. P.s. Riru ti devo ringraziare perché da quanto ho letto la cosa di Montalbano me lo guardo anche io in streaming: anche ieri sera mi sono riempita il cuore di sole siciliano.

    1. 🙂 dai che bello! Vedo che montalbano ti scalda il cuore.mi piace tanto quando si fa le nuotate nel mare e quando apre il frigo per trovare cosa ha preparato Adelina !

  3. Più che all’efficacia delle App, credo in quella dei sensi di colpa!…..prova a comprarti un paio di scarpe di cui ti se follemente innamorata e che, al momento di pagarle (tanto…), sai già che non avrai mai modo di indossarle…alla sera andrai a correre con uno sprint in più!!!

    1. Io mi sono appena comprata delle scarpe obiettivamente piccole,ma non ci penso neanche a rispedirle al negozio. Buon motivo per correre almeno un quarto d’ora :p

  4. Con 10 minuti più che bruciare le calorie gli dai una scaldatina… e restano li a tenerti calduccio in questi giorni della merla scozzesi.
    Eccolo qua un altro runner dalle belle speranze. Anche io mi annoio senza pensieri ma non vado a cercarli, quando sento di essere in sintonia con il ritmo i pensieri vengono da soli e quasi mi dimentico che sto correndo, quasi. Se mi concentro sul ritmo vado in paranoia dopo 5 secondi. Cmq porto sempre della musica con me, pianifico dei percorsi in modo da non ripassare dove sono gia passato e li ripeto le volte successive cercando di impiegarci sempre meno tempo. Quindi più che impormi un’uscita di un’ora mi impegno a percorrere una certa distanza.
    Prova a fare percorsi dove c’è tanta gente, inconsciamente ti sembrerà che sia il pubblico di una competizione… non puoi mica sfigurare davanti al tuo pubblico… poi puoi sempre pensare che tra loro ci sia un vero zombie!

    1. Grazie Andrea!mi piace l’immagine del grasso che si scalda al tepore della corsetta. E quella della mia entrata olimpica nelle strade rotte del southside di Glasgow.sono andata l’altro giorno,devo diventare metodica perché al momento corro come una cellula impazzita senza sapere dove o quanto.corro fino a motherwell e andiamo insieme!

  5. Ti leggo da appena dieci minuti e già ti voglio bene. Di quell’affetto incontaminato che si nutre per gli sconosciuti quando in un istante -zac!- ti rendi conto che anche loro (a volte) combattono contro i tuoi stessi fantasmi. Ora ti saluto ché devo cercare ‘sto post sul contenuto dei tuoi panini :)))

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