Una sera d’estate

Stasera a Glasgow era estate, lo sentivo dal finestrino sulla strada del ritorno, e quando in ufficio mi evaporava la pelle. Dopo lavoro andiamo a fare un giro in bici, ma per un dissenso nonsenso io mi asserraglio in uno sugar puff, che poi sarebbe un huff, ovvero un arruffamento, quando qualcosa ti fa arrabbiare e entri in un vortice di bocche contrite e sopracciglia a cespuglio, senza riuscire a uscirne. Non basta il sole, non Colin che mi dice facciamo pace. Io divento un porcospino con il fuoco dal naso e voglio un martello.

Dopo molte pedalate divento mansueta, ma in fondo ancora vendicativa, come un roditore, e lancio sguardi francesi di disgusto. In momenti così voglio un nuovo ombelico, che lasci entrare e uscire le pazzioni senza trattenerle in ostaggio, come un lavandino col tappo.

Stasera in bici accanto al canale ho visto Glasgow dall’alto, ci siamo passati attraverso. Sembrava Barcellona, e Berlino, e poi l’America che non ho mai visto. Vorrei portare tutti lì, un giorno in gita lungo il canale, e poi a bere una piccola pint a Glasgow Green, da West.

Una bellissima giornata imperfetta.

16 thoughts on “Una sera d’estate

  1. Ho imparato che a Glesga una “piccola” pint non te la dà nessuno (o se lo fa ti guarda con una patina di sdegno). Che razza di pub per educande frequenti? Ciao Ri-ruin-a.

  2. A rileggerti adesso, con il bagaglio culturale glaswegian Che mi sono fatta, tutto ha molto più senso e i tuoi racconti diventano ancora più speciali. Conosco Quel sopracciglio, quella Bici, il Glasgow Green, il buon Colin tanto buono, il canale… Miss you dear friends.

  3. …spero che la tua ira si sia placata! Povero Colin!! Ma se eri come uno sugar puff poteva darti una leccata, per scioglierti un pò!! Anche qua in Yorkshire sembra arrivata l’estate!! Finalmente!! Buone pedalate!! ..io vado a farmi una camminata ora ora!! 🙂

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