Un segno

Dall’Italia torno cambiata, irreversibilmente.

Questo è l’anno dei trenta, e di solito io mi dimentico delle celebrazioni, diversamente abile a creare eventi. I trenta però dividono le acque, il fiume del prima dal mare del dopo, e voglio cose da ricordare, cose segnate da guardare quando di anni ne avrò sessanta, nel mio salotto di Glasti, o Astow, o chissà dove sarà.

Non sono sola in questo anno, tutte le amiche mie più care si trasformano in trentenni, qualcuna lo ha fatto in primavera e io aspetto l’autunno. La mia amica Kiki ha compiuto i suoi trenta vicino al solstizio, e io ero con lei.

La nostra amicizia inizia alle medie, come un’antipatia. Lei fa disegni di me coi pidocchi e io la penso una gallina bionda. Poi dopo il tempo passa e ci troviamo amiche, facciamo tutto insieme e diventiamo grandi, per me ci sono i viaggi, per lei spunta un bambino. Io torno per vedere la sua pancia che cresce, il bambino che esce, e poi di nuovo qui, a Glasgow per restare. Se prima l’amicizia era una compresenza, l’abbiamo reinventata per via della distanza. Adesso insieme siamo due punti cardinali, insomma sempre opposti, ma anche funzionali, che il nord non ci sarebbe, senza sud da bilanciare.

Per il suo compleanno penso a un’idea, la invito a pranzo, solo noi due. Non glielo dico dove, è una sorpresa. E poi la porto qui.

Il cuoco
Il cuoco

Lo so che può sembrare un cuoco un po’ aggressivo. Ma questo è un tatuatore, ed ecco come va.

Kiki sguardo impaurito!
Kiki sguardo impaurito!
Astri
Astri
Pensavo mi stesse intervistando?
Pensavo mi stesse intervistando?
O dal ginecologo?
O dal ginecologo?

Adesso noi abbiamo questo tatuaggio uguale, come due vere amiche, e quando Kiki manca mi guardo la caviglia, e lei così può fare. Adesso non possiamo davvero litigare.

due vecchie caviglie
due vecchie caviglie

L’unica differenza è che io sto usando il burro cacao sul tatuaggio, mentre Kikona manterrà il suo idratato e precisino. Il mio sarà sbiadito e perderà i pezzi, il suo splenderà igienico fino ai settanta. Ma anche questo fa parte della nostra amicizia bellissima. Ni ni ni. Ciao Kikona!

Kiki&Riru
Kiki&Riru

10 thoughts on “Un segno

  1. Brava Riru!!!!!!
    Approvo in pieno la scelta del tatuaggio!
    Io ho la gamba delle amiche, con 4 tatuaggi che condivido con 4 altre ragazze.
    Una non la vedo quasi più.
    Una la vedo una volta ogni morte di papa però è come se il tempo si fosse fermato.
    Una non la vedo da quando ci siamo fatte il tatuaggio, eravamo amiche di penna e siamo amiche di facebook ora e cerchiamo di rivederci da un secolo, ma non ci riusciamo.
    E una è diventata la mia migliore amica a distanza, e quando io sto male sta male pure lei.

    I tatuaggi nel bene o nel male servono a ricordarti ciò che è davvero importante.

      1. Sî, però tu non lo toccare troppo. Ci puoi pure mettere la crema idratante o il lasonil comunque. E lascialo fresco all’aria il più possibile. 🙂

    1. io guardo sto tatuaggio che sembra una stella marina un po’ rotta e mi emoziono anche, vago terrore di essermi deturpata la caviglia ma per un amica tutto si fa!

  2. Ho le lacrime agli occhi, siete così specialmente amiche che mi commuovo! È bello sapervi così unite! L’amicizia è uno dei valori più importanti nella nostra vita, brave!

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